Sleep till late, don’t eat breakfast because A has promised us a nice walk up to Myddleton road where we’re going to eat the stratospheric eggs royale she keeps talking about.
The road looks like freezed at the Sixties, when all the shopping has moved to Wood Green due to the opening of the Mall, so we can see many signs in bas-relief on the facade of the workshop-houses.
We stop at the Step, one of the many activities that are popping up here, where there is great pride and desire to make the area vital again, which, in fact, is very pretty… although I’m still at the stage where I like everything and everything excites me, even the signs with H on a yellow background, that indicates where the fire hydrant!
After the brunch we continue towards Alexandra palace, through the park. Here dogs and joggers jumping in puddles adorn us with some healthy mud, which would be fine if we were continuing, as A and her companion, to the farmers’ market, but Paco and I have an appointment with another unknown guy at the National Gallery.
In our umpteenth visit to the fabulous museum I stared at this lady portrait by Alesso Baldovinetti complete with its original 1465 frame. I’m crazy for the palm leaves and these make me think a bit of the decor of the breakfast plate at Step, where services were all mismatched, old (not of the fifteenth century, though!) and beautiful.
Leaving the museum we drink flat white (I’m spreading the word) and matcha tea at Pret a manger with Giancarlo Napolitano, who is no longer a stranger. “Friends” on facebook thanks to Racna magazine, he “correspondent in London” where he lived for 15 years, we took the first opportunity to shake hands. After a guided tour to the National and a stroke to not miss the bus, we say goodbye promising to go ASAP skating together at the Alexandra Palace. In London, anything can happen (quote).
Dormire troppo, non fare colazione perchè A ci ha promesso una bella passeggiata fino a Myddleton road dove ci concederemo le stratosferiche eggs royale di cui ci ha parlato tanto.
La strada è peculiare perchè ferma agli anni Sessanta, quando tutto lo shopping si è spostato a Wood Green a causa dell’apertura del Mall, così possiamo ammirare molte insegne a bassorilievo sulle facciata delle case-bottega.
Ci fermiamo a fare brunch allo Step, una delle molte attività che stanno spuntando qui, dove c’è un grande orgoglio e voglia di rendere di nuovo vitale la zona che, in effetti, è molto carina…anche se io non faccio testo perchè sono ancora nella fase in cui mi piace tutto, e tutto mi colpisce, persino i cartelli con le H su fondo giallo, che non servono altro che a indicare dove sono i fire hydrant!
Continuando verso l’Alexandra palace ci inoltriamo nel parco. Qui cagnolini a spasso e joggers saltando nelle pozzanghere ci ornano di un po’ di sano fango, che andrebbe anche bene se stessimo proseguendo, come A e il cuo compagno, verso il farmers’ market, ma Paco e io abbiamo appuntamento con un altro sconosciuto presso la National Gallery.
Nella nostra ennesima visita al favoloso museo mi incanto di fronte a questo ritratto di signora di Alesso Baldovinetti con tanto di cornice originale del 1465 circa. Sono pazza per le foglie di palma e queste mi fanno pensare un po’ anche al decoro del piatto della colazione fatta allo Step, dove i servizi erano tutti spaiati, vecchi (non del XV secolo, però!) e bellissimi.
All’uscita ci fermiamo a bere flat white (sto diffondendo il verbo) e matcha tea da Pret a manger con Giancarlo Napolitano, che non è più uno sconosciuto. “Amici” su facebook grazie a Racna magazine, lui “inviato a Londra” dove vive da 15 anni, abbiamo colto la prima occasione per stringerci finalmente la mano. Un guided tour alla National e uno scatto per non perdere il bus dopo e ci salutiamo con la promessa di andare presto a pattinare insieme all’Alexandra Palace. A Londra tutto può succedere (cit.).
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Published on 06-Feb-2017
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